Nevicata

Poesia di Edmondo De Amicis

Sulla campagna squallida e pensosa
Scende la neve a larghi fiocchi e lenti,
E sui morbidi strati rilucenti,
Immaculata e tacita si posa;

Scende, d'un fitto vel copre ogni cosa,
Copre casette, ponti, acque dormenti,
E colma fossi e imbianca bastimenti,
E scende senza fine e senza posa;

E via pei campi, dietro al bianco velo,
Gli alti mulini in grande atto severo
Tendon le braccia irrigidite al cielo;

E del piano bianchissimo al confine
Segna la vecchia Leida un arco nero…
Nevica senza posa e senza fine.

II.
Io veggo nelle tepide casine
Gli olandesi panciuti ed opulenti
Seduti intorno ai caminetti ardenti
Sbuffare il fumo in larghe onde azzurrine,

O stare a mensa con le fronti chine
Argomentando in riposati accenti,
E macinar gli arrosti succulenti
Con le lente mascelle elefantine;

Veggo le caste mogli e i grossi putti,
E il placido gatton lucido e bello,
E monti di formaggi e di prosciutti;

E i larghi letti insidïati invano
Sa cui l'Amore ha scritto a stampatello:
Chi va piano va sano e va lontano.