La fiaba del bosco

Poesia di Mihai Eminescu

Re magnifico il bosco: 
Tanta prole al suo piede 
Rifiorisce tuta grazie 
Alla Maestà il Bosco.

Luna, sole, nonché stelle 
Egli porta nel suo serto, 
Cavalieri ha attorno 
E dame del ceppo Cervo.

D' araldi, le lepri fanno, 
Che veloci portan nuove, 
Fan d' orchestra gli usignoli, 
Favoleggiano le fonti.

Là, nell' ombra, sopra i fiori, 
Sui sentieri presso l' acque, 
Pecchie passano a sciami, 
Spesse truppe di formiche. . .

Cara, andiam dal Re, 
Per ridiventar bambini, 
Chè la sorte e l' amore 
A noi paian dei balocchi.

Mi parrà che la natura  
Abbia messo la sua mente 
Per foggiarti al di sopra  
D' ogni fata seducente;

Noi andremo per il mondo, 
Pellegrini e solinghi, 
Sdraieremoci alla fonte  
Che zampilla sott' un tiglio,

Fiori fioccheran dal tiglio 
Su di noi, assopiremo 
E nel sonno sentiremo 
Il corno degli ovili.

Più vicino, più vicino 
Più forte ci abbracceremo. . . 
Senti: il re adesso chiama  
I suoi saggi, consiglio!

Sopra le bianche sorgenti 
Splende la luna tra i rami  
Tutto intorno si radunan 
L' alte schiatte della Corte:

Del mar candidi i cavalli, 
Grossi uri a stemmi in fronte, 
Cervi a crona diramate, 
Cerve agili di monte

Chiedono al nostro tiglio 
Chi siamo, si consiglian, 
Mentre il nostro anfitrione 
Dice, le fronde scostando:

Oh, guardateli che sognan 
Del faggeto alto il sogno! 
Tutti e due d' una fiaba, 
Tanto cari l' un all' altro!