La matriciana mia

Poesia di Aldo Fabrizi

Soffriggete in padella staggionata
cipolla, ojo, zenzero infocato,
mezz’etto de guanciale affumicato
e mezzo de pancetta arrotolata.
Ar punto che sta robba è rosolata,
schizzatela d’aceto profumato
e a fiamma viva, quanno è svaporato,
mettete la conserva concentrata.
Appresso er dado che je da sapore,
li pommidori freschi San Marzano,
co’ ‘n ciuffo de basilico pe’ odore.
E ammalappena er sugo fa l’occhietti,
assieme a pecorino e parmigiano,
conditece de’ prescia li spaghetti.