Il cappello di panama

Poesia di Clemente di Leo

Questo cappello di panama
mi costa duemila lire.
Lo chiamerò gioia.
Alla sua ombra faccio festa
Sei cinque formiche
esplorano la mia pancia.
Cinesi infi-infiniti
pestano gli altopiani del Tibet.
"non rendere" è il palo
dove ho appoggiata la mia testa.
Non so tenere un confetto in bocca
senza tritarlo presto.
I denti mi scartocciano versi
come nocelline.
Sono pigro al punto di alzarmi.
Ragazzo, qui bisogna mutare strada
farsi attore di teatro, portiere
romanziere o qualche altra stronzata.
Lettore, scusa la pubblicità,
se ti serve un cane di razza
o un poema da cerimonia,
dico sul serio, scrivimi,
eccoti l'indirizzo:
Clemente di Leo, 66010 Colledimacine CH
Editori illustrissimi,
se cercate un libro straordinario
venite a stanarmi.
Dottor regista, dico anche a lei:
mi prepari un cappello che sembri di canapa.