Dall’imagine tesa

Poesia di Clemente Rebora

Dall’imagine tesa
Vigilo l’istante
Con imminenza di attesa – 
E non aspetto nessuno:
Nell’ombra accesa
Spio il campanello
Che impercettibile spande
Un polline di suono –
E non aspetto nessuno:
Fra quattro mura
Stupefatte di spazio
Più che un deserto
Non aspetto nessuno:
Ma deve venire, 
Verrà, se resisto
A sbocciare non visto, 
Verrà d’improvviso,
Quando meno l’avverto:
Verrà quasi perdono
Di quanto fa morire,
Verrà a farmi certo 
Del suo e mio tesoro
Delle mie e sue pene,
Verrà, forse già viene
Il suo bisbiglio.