Infurïate, o belve, e sui Balcani
Figga gli occhi la terra inorridita;
Non andrà la codarda opra impunita,
Stupide belve dai sembianti umani.
Su quelle rupi un giorno a brani a brani
Vi farà la mitraglia moscovita,
E sanguinosa e informe orda atterrita
Ruinerete, brancolando, ai piani;
E i padri vostri innanzi al vincitore
Fuggiran dal paese maledetto
Morti di fame e pazzi di terrore;
E il vostro re dei re, bianco sul trono
Come i fanciulli a cui rompeste il petto.
Curverà il capo e chiederà perdono.