Sonetto XII

Poesia di Luigi Tansillo

Sullo stesso argomento.

Strane rupi, aspri monti, alte tremanti
ruine, e sassi al ciel nudi e scoperti,
ove a gran pena pon salir tant’erti
nuvoli, in questo fosco aer fumanti;

superbo orror, tacite selve, e tanti
negri antri erbosi, in rotte pietre aperti;
abbandonati, sterili deserti,
ov’han paura andar le belve erranti;

a guisa d’uom, che per soverchia pena
il cor triste ange, fuor di senno uscito,
sen va piangendo, ove il furor lo mena,

vo piangendo io tra voi; e, se partito
non cangia il ciel, con voce assai più piena
sarò di là tra le meste ombre udito.