Poggiami questa gamba in sù la spalla - Sonetto XVIII

Poesia di Pietro Aretino

Poggiami questa gamba in sù la spalla,
E levami dal cazzo anco la mano,
E quando vuoi ch’io spinga o forte o piano,
Piano o forte col cul sul letto balla.

    E s’il cul dalla potta il cazzo falla,
Dimmi che son forfante empio e villano,
Perch’io conosco dalla vulva all’ano
Come conosce il caval la cavalla.

    La man dal cazzo no vuò levar io
Non farò io giammai questa pazzìa,
E se non vuoi così vatti con Dio.

    Ch’il gusto dietro tuo tutto sarìa,
Ma con il tuo sarà accopiato il mio,
Sicche o fotti a mio modo o vanne via.

                    Io non mi levarìa
Cara signora da si dolce ciancia
    Se me lo comandasse il Rè di Francia.