Questo è pur un bel cazzo lungo e grosso - Sonetto XXIII

Poesia di Pietro Aretino

Questo è pur un bel cazzo lungo e grosso,
Se m’ami, o caro, lasciamel vedere,
Vogliam provare s’io saprò tenere
Questo cazzo in la potta, or monta adosso.

    Come s’io el vo provar? Come s’io posso?
Piuttosto questo che mangiare e bere,
Ma s’io vel metto poi stando a sedere,
Farovvi mal...? Quest’è il pensier del Rosso.

    Gettati dunque in letto, e nello spazzo
Sopra di me, che se Marforio fosse,
O un gigante di bronzo avrei solazzo.

    Perche mi tocchi le midolla e l’osse
Con questo tuo si venerabil cazzo,
Che guarisce le potte della tosse.

                    Aprite ben le coscie,
Che potrem delle donne aver vedute
Meglio vestite, ma non fottute.