Impavida magia

Poesia di Virna Chessari

Mendicanti di polvere
nella nebbia fumosa
nudi ci aggiriamo,
senza sguardo.
Ma tu non temi la Poesia,
l'acuto incanto
e il verde germoglio
di una quercia che rinasce.
Comprendere non conta.
Parlano le lacrime di resina
e il bisogno di cielo e primavere,
l'immensità smarrita 
che la terra,
che tutto sa,
non rivela.
Ognuno il suo viaggio 
e io,
nel mio blu stropicciato,
sorseggio calda minestra 
dal fondo di un piatto sbreccato.